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La Venaria Reale, Torino
riuso culturale
Costruita nel XVII secolo per volere di Carlo Emanuele II quale «Palazzo di piacere e di caccia» dall’architetto Amedeo di Castellamonte, la reggia è stata modificata e ampliata in varie occasioni da diversi architetti. Tra di essi Filippo Juvarra che progetta la galleria Grande, amplia la cappella di S. Uberto, costruisce la Citroniera e le Scuderie.
Dopo la restaurazione nel 1818 la reggia viene destinata dal re Vittorio Emanuele I all’esercito, che la trasforma in sede della Cavalleria e dunque in caserma. Quest’uso si è protratto fino al secondo dopoguerra quando il complesso è stato abbandonato e spogliato di tutti i materiali riutilizzabili.
Nel 1997 l'Unione Europea, i Ministeri dell’Economia e dei Beni Culturali del Governo Italiano, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e il Comune di Venaria hanno dato avvio al più grande progetto di recupero di un bene culturale mai realizzato in Europa. 100.000 mq di superficie recuperati per un costo di 200.000 milioni di euro. La reggia di Venaria è divenuta per dieci anni (1997-2007) un grande cantiere sperimentale in cui sono state impiegate metodologie e tecniche innovative. Nell’ottica di una conservazione integrata, il recupero della reggia ha significato anche la riqualificazione dell’intero territorio.
Luogo: Torino, Italia
Denominazione: La Venaria reale
Usi passati: residenziale, militare
Uso presente: culturale
Committente: La Venaria Reale
Data progetto: 1997-2007
Progettisti:
Link: www.lavenaria.it